Gita a Sacile, lago di Barcis, Erto e Casso, Vaiont

Gita a Sacile sabato 16 marzo 2013

ore 9.00 partenza da P.Roma – ore 9.15 da Hotel Plaza (stazione di Mestre)

ore 10.00 – 12.00 passeggiata nel centro storico di Sacile (1): visita al Duomo di S. Nicolò, Piazza del Popolo, visita guidata a Palazzo Ragazzoni Flangini (2)

ore 13 – 15 sul lago di Barcis – Osteria Ponte Antoi – pranzo

ore 15 – 16.30 per Cimolais da passo S. Osvaldo, Erto (possibilità di incontrare lo scrittore Mauro Corona) e Casso

ore 16.30 -18.30 visita guidata della diga del Vaiont e del coronamento

ore 18.30 – 19.00 Longarone – chiesa monumentale (memoria storica)

0re 20.00 Arrivo a Mestre – Hotel Plaza

ore 20.15 arrivo a Venezia – P. Roma

Costo (pullman, pranzo, ingressi e guide): € 45,00 per i soci – € 50,00 per non soci.
Rivolgersi alla segretaria per prenotazione: acconto di € 20,00 entro il 1° febbraio 2013; saldo il 28 febbraio.

 

Osteria Ponte Antoi – Barcis
Menù

Antipasto della Casa (nido di polenta con funghi e scaglie di grana, salame all’aceto con cavo, tagliere di affettati tipici della Valcellina)

Fesa di vitello ai finferli e contorni di stagione

Vini della casa, dolce e caffè

Nota (1) Sacile è in un’ansa del fiume Livenza. Nel neolitico fu un insediamento paleoveneto. In epoca romana era nel municipio di Oderzo. Nel 667 il re longobardo Grimoaldo distrusse Oderzo e Sacile, posto tra i ducati di Ceneda e del Friuli, assunse importanza strategica. Nell’XI sec. Sede dei principi-vescovi.
Nel periodo comunale (1190 – 1420) furono soprelevate le mura; nel 1190 ottenne le libertà comunali: autonomia amministrativa mediante propri statuti.
Dominio veneziano (1419 – 1797): dalla vittoria di Venezia del 1419, lungo periodo di pace, con intensa attività politica, culturale ed economica; importanti residenze private.
Dominio austriaco dal 1798 al 1866 (con parentesi napoleonica dal 1805 al 1815), fino all’Unità d’Italia.

Nota (2) Palazzo Ragazzoni Flangini: acquistato e arricchito nel 1573 dai Ragazzoni ospitò re ed imperatori; nel 1627 è della Serenissima, dal 1638 dei Conti Flangini, ora del Comune. Bella facciata sul Livenza. Notevoli gli affreschi della Sala degli Imperatori del pittore manierista Francesco Montemezzano (1540-1602) della scuola del Veronese. Eleganti le decorazioni a stucco del XVIII sec.della cappella privata. Dell’antica struttura rimane soltanto il nucleo centrale